lunedì 5 novembre 2012

Gli Arditi della Sdricca



Tratto liberamente da Wikipedia: 
“Gli Arditi furono una specialità della fanteria del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale.
Un'idea anticipatrice dell'Ardito può essere fatta lontanamente risalire al 1914, quando in ogni reggimento del Regio Esercito venne creato un gruppo di esploratori addestrati ad agire dietro le linee nemiche.
I primi nuclei di Arditi nacquero e si addestrarono a Manzano (Udine), in località "Sdricca", dove tuttora si celebra una commemorazione ed una rievocazione l'ultima domenica di luglio.
La vulgata popolare vuole riconoscere come antesignani degli Arditi anche i componenti delle cosiddette "Compagnie della morte", pattuglie speciali di fanteria o del genio adibite al taglio o al brillamento dei reticolati nemici.
In seguito, gli Arditi divennero un corpo speciale d'assalto. Il loro compito non era più quello di aprire la strada alla fanteria verso le linee nemiche, ma la totale conquista di quest'ultima. Per fare ciò, venivano scelti i soldati più temerari, che ricevevano un addestramento molto realistico con lo studio delle tecniche d'assalto e del combattimento corpo a corpo.
Il tasso di perdite era estremamente elevato."



Diciamo che la seconda edizione della Nightmare Before Sdricca non è stata così cruenta, anche se il terreno di battaglia era ottimo per un addestramento. Ma passiamo a raccontare l’evento. 

Alle 10.00 di giovedì primo novembre ci ritroviamo in sei atleti più o meno dubbiosi (Dani Piz, Dani e Fabrizio Virgolini, Nicola, Bobbat e il Grinta), un tecnico di percorso (Claudio), un giudice CSI in vesti non ufficiali (Luigina), una supporter (Lucia) e Lilly. 

Il terreno è bello pesante però sembra voler smettere di piovere, quindi decidiamo di partire. Dato il tempo meteorologico non ancora estivo alla partenza consigliamo a giudice e supporter di aspettarci al riparo in macchina, per cui definiamo come linea del traguardo il kangoo parcheggiato nel piazzale del municipio di Manzano. 

Vuoi per alcuni pit stop causa necessità fisiologiche degli atleti, vuoi per commentare un Natisone fragorosamente in piena, per ammirare una bellissima salamandra o per i classici “3 minuti di” sulla casa degli Arditi, ma il ritmo iniziale è molto blando e ci permette di stare tatticamente in gruppo. 

Fin qui tutto bene grazie anche alla strada in ghiaia con non troppe pozze, però tutti sappiamo che ora inizia il bello!!! 

Il gruppo si sgrana non appena la strada inizia a salire lungo un fiume d'acqua. Oramai non ha neanche più senso schivare le pozze: inizia il combattimento!!!

Fra slalom fra gli alberi, pozze di anche mezzo metro di profondità (chiedere al Bobbat), pericolanti ponticelli ricoperti di infido muschio, scivolose salite facilitate da corde ed innumerevoli problemi di orientamento con conseguente scelta dell’itinerario errato più o meno conveniente (nell’ordine: Fabrizio, Luca, Daniele, Nicola, di nuovo Luca e di nuovo Fabrizio) ritorniamo tutti vivi in quel di Manzano ma giustamente da strade differenti. 


Qui di seguito la classifica: 
1° Daniele Pizzamiglio 31’21” 
2° Nicola Morsut 32’01” 
3° Daniele Virgolini 33’27” 
4° Roberto Bobbat De Corti 33’50” 
5° Luca Colussi 34’41” 
6° Fabrizio Virgolini 38’19” 

Sarà per il fatto che eravamo in pochissimi coraggiosi, sarà il pensiero delle avventure appena vissute, saranno le birre del dopo gara in grande stile Jalmicco ma mi sento di parlare a nome di tutti dicendo che ci siamo sentiti un po’ speciali, molto folli, quasi Arditi!!!


1 commento:

  1. Anche il tempo si è inchinato agli Arditi di Jalmicco, concedendoci una pausa umida ma non bagnata!

    L'Ardito N

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