mercoledì 5 dicembre 2012

1° Vernasso Mountain Sprint



Ecco colorito resoconto delle 1° Vernasso Mountain Sprint da parte del nostro mitico sprinter Luca Colussi, scopertosi forte non solo sugli scatti in piano ma anche su quelli in salita. 


Come da appuntamento, il ritrovo è alle ore 13.45 alla Taverna Fiorita di Vernasso. Dopo una mattinata in piscina a Cividale con il folto gruppo di triatleti, al ritrovo aperitivo rimaniamo solo io, Filippo Pagavino e Marco Niemiz con lauto anticipo sull’orario previsto (solo due jalmicchesi!!! Incredibile!!!!). Dopo uno spritz alle ore 12.15 decidiamo di mettere qualcosa sotto i denti e di ritrovarci più tardi. La famiglia Pagavino mi offre un generoso pranzo vegetariano di tutto rispetto in quel di Ronchis di Torreano di Cividale. Ci dirigiamo successivamente verso Vernasso, dopo aver raccolto nuovamente Marco Niemiz (organizzatore e promotore della manifestazione) in quel di Cividale. Dopo un giro di telefonate la presenza sembra sparuta e timida, ma giunti nella piazzetta di Vernasso ritroviamo oltre alla famiglia Virgolini al gran completo anche Marco Dreossi con un cesto di capelli da far invidia a chiunque, frizzee e scompigliato da un gelido venticello. La necessità di un’iniezione di caffeina ci fa dirigere presto verso la Taverna Fiorita (unico locale nel raggio di parecchi chilometri), dentro la quale al calduccio troviamo allegramente il Piz in gran tenuta da runner da salita montagnarda e il Bobat (Roberto De Corti) con occhialini scuri che cercano di nascondere un lungo venerdì sera da leone!!! Otto è un numero complicato per l’organizzazione, ma di tutto punto arriva l’SMS di Nicola M. che, come al solito, annuncia il suo arrivo con un leggero ritardo di 30 minuti. Con il caffè ci si accorda su un regolamento gara che prevede 3 batterie di 3 concorrenti ciascuna. Le prime tre batterie, scelte in ordine alfabetico dei nomi propri, serviranno per definire le 3 batterie di semifinale abbinando il primo della prima batteria con il secondo della seconda ed il terzo della terza e di seguito gli altri abbinamenti. Sembra una buona soluzione per far correre 3 ripetute a tutti gli atleti. 


Una verdissima collina da pascolo erboso ci attende in tutto il suo sviluppo prima di addentrarsi nei sentieri boschivi e come location di una gara innovativa e simpatica. Decidiamo di provarla tutti assieme accompagnati dalla splendida giudice di gara Luigina; ci rendiamo subito conto che la competizione sarà ardua o meglio solo per uomini veri e in effetti non ci sono donzelle tra gli atleti alla partenza, peccato!! Si tratta di un impervio percorso la collina già famosa nella Vernassina, gara delle Valli di fine estate, e teatro delle ripetute di allenamento in salita dei giovani ducali: 400 metri di salita con uno strappo finale che taglia decisamente le gambe. Accipicchia, anche la strategia avrà il suo peso. 


La prima batteria vede primeggiare Daniele V. su Daniele P. e Fabrizio: per loro è già gara vera ad altissimi ritmi. Nella seconda batteria Filippo risulta vincente appena davanti a Marco, più staccato Luca sornione. Nella terza batteria Marco da padrone di casa regola in agilità Nicola e il Bobat. 



La seconda batteria di semifinale (anticipata per esigenze tecniche del presidente) vede primeggiare Filippo su un ottimo Nicola che precede Fabrizio. La prima batteria di semifinale (posticipata) inaspettatamente vede primo all’arrivo Marco sul Bobat che precede un Daniele V. agonizzante. L’ultima semifinale vede di fronte un trio delle meraviglie, sembra quasi una finale a tutti gli effetti: Grinta parte come un razzo (o meglio come se avesse un razzo su per il …) e quando si volta a 50 metri dall’arrivo il distacco è incolmabile sia per il giovane Niemiz che per l’esperto Pizzamiglio. 

Il caso e la bravura vogliono che le tre batterie di finale siano le medesime delle eliminatorie. Daniele Virgolini nella finale dal 7° al 9° risulta ancora provato dalla prima batteria, arrancando viene superato immediatamente dal Piz e anche da papà Fabrizio, l’arrivo è un calvario per lui. Nella Finale dal 4° al 6° posto Marco si dimostra nuovamente atleta di spessore regolando con agilità Nicola e il Bobat nell’ordine. 

Finale purtroppo senza storia con un Colussi che parte nuovamente a manetta, Filippo colma il divario iniziale prima dello strappo finale, ma lo sprinter aumentando nuovamente inabissa le speranze degli avversari regolando sia Pagavino che Dreossi nell’ordine. 

Come al solito premiazioni di rito e un fantastico tè alla vaniglia! 


La bravura di un gruppo di atleti ha gettato le basi per una manifestazione podistica di tutto rispetto da proporsi per il 2013, soprattutto nell’ipotesi iniziale di gara all’americana in salita con eliminazione diretta.

Luca Grinta Colussi

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