venerdì 30 novembre 2012

Firenze Marathon 2012


Maggio 2012: durante un  allenamento “collinare” in quel di Medea da un gruppetto di compagni di corsa qualche metro più avanti a me esce un’esclamazione  chiara e decisa: “ prossima maratona a  Firenze?? 25 novembre! Fatta!“. Valter, Massimiliano e Lamberto acconsentono subito senza esitazione all’invito di Emanuele.” Figata!” Le rispettive dolci metà, per qualche mezz’ora ancora,  ignare della tresca, si entusiasmeranno subito all’idea di una bella gita fuoriporta nella romantica Firenze….giusto premio dopo alcuni  mesi  dediti a sopportare le rispettive non sempre altrettranto dolci metà e supportare con incitamenti, punti ristoro durante i lunghi, autonoma gestione della prole, menù studiati ad arte pro preparazione.
L’appuntamento è per il 24 novembre in stazione a Cervignano per il treno delle  08.53 direzione Venezia e prosecuzione per Firenze su Frecciargento. Massi, Romina, Lambi, Barbara, Monica, Valte (R), la piccola Lucrezia, Grinta,  Checa, Manu si trovano  per la vacanza organizzata e caldamente consigliata da quest’ultimo. In stazione troviamo anche l’amico  Ezio che si accinge a partecipare alla sua ennesima maratona con una certa leggerezza di spirito; Lambi, Valte  e Manu sono sereni e certi di aver fatto una buona preparazione.
Il viaggio è decisamente confortevole, tuttosommato breve,  la compagnia ottima! La piccola Lucrezia è la nostra  mascotte e ci intrattiene con sorrisoni e discorsoni che , mamma e papà a parte , non riusciamo totalmente a comprendere.


 Arriviamo a Firenze freschi freschi ed entusiasti per tutto quello che ci aspetterà: shopping, visita della città alla scoperta degli scorci più caratteristici, bontà culinarie, la gara. La ns. amica Nicoletta della reception è …non proprio così carina come ce l’aspettavamo… con un certo affanno sbriga le pratiche di registrazione..forse ha bisognio di un aiutino… ma alla fine ce la facciamo e ci ritroviamo attorno a un’ invitante tavola calda.
Mentre nel pomeriggio noi dolci metà ci dirigiamo verso i mercatini nelle vie piene zeppe di gente che passeggia, un mix di autoctoni, visitatori, runners  (la città è davvero vivace, ricca, pulita ed affascinante),  per Manu, Lambi, Massi e Valte  il programma prevede ritiro pettorali e pacco gara presso il Marathon Expo; si respira già un’atmosfera particolare preludio di ciò che li aspetterà allo start il giorno dopo. Purtroppo Massi non può partecipare alla maratona per un problema accorso al ginocchio quache settimana dopo l’iscrizione.
La sera ci ritroviamo tutti quanti per la cena al Papero Posso: il titolare è un simpatico ex runner da 2h e 40 che ci intrattiene un pochino e fa un grande imbocca al lupo ai corridori del giorno dopo. Inutile dire che non veniamo delusi dalle aspettative del nostro palato: tagliate, grigliate, filetti e patate arrosto, verdure alla griglia accompagnate da un “taiut di ros” rasserenano tutti. Durante la cena vengono impartite istruzioni “tedesche” su posizioniamenti ottimali  che noi accompagnatrici dobbiamo tenere -  rigorosamente dalla parte sinistra – al 5°, 15° e 35° km con tanto di segnalazione su cartina e ora indicativa passaggio.  Al 35° km c’è  il rifornimento honey per Manu.


 Il mattino seguente, come da prevista tabella di marcia, ci ritroviamo fuori all’albergo per la foto di rito e relativi in bocca al lupo di noi mogli.


Alla partenza  delle 09.20,  9800 iscritti e 9°C ventilati;  a vedere dalla foto, temperatura non sufficientemente confortevole  per i ns corridori….


Le postazioni di “avvistamento” definite la sera prima  sono facili da raggiungere ; c’è pure il  bus sightseen che anima l’atmosfera con un complesso che suona al piano superiore e segue con varie tappe il percorso;  nugoli di gente con striscioni al lati della strada in attesa del passaggio dei corridori. Al primo passaggio Lamberto è qualche minuto avanti a Valter e Manu: sono tutti allegri; al secondo pure; i ragazzi sono in forma e sorridenti per lo scatto della foto. Ci rassicuriamo e ci accingiamo a cambiare la postazione posizionandoci  oltre il 35° ,verso il  36°. Nel frattempo  l’energico Grinta, si sciroppa una mezza dribblando la folla e dando incitamento ai ns. amici.


Ormai l’adrenalina ha preso anche noi: neanche una pisciatina o un caffè al bar,  ma lì incollate al bordo della strada  fissando ogni corridore nella speranza di riconoscere in ciascun volto  quello dei nostri eroi mentre Luky  legata al passeggino chiede insistentemente  di mangiare….l’attesa nell’aspettare il papà Walter le mette un certo appetito!!


Al 36°  il primo a passare è nuovamente  Lamberto ma le parole che gli escono dalla bocca sono inconsuete “basta, basta,” e l’espressione di sofferenza ci fa capire che qualcosa non sta andando per il verso giusto..mentre Barbara lo accompagna per 50 metri incitandolo a tenere duro. Rimaniamo in silenzio qualche secondo..se l’uomo scultureo qual’ è il Mito ha mostrato segnali visibili di cedimento chissà cose ne sarà del seguito…; passa qualche minuto e Valter ci passa sotto il naso quasi inaspettatamente  - una rimonta incredibile – senza tante smorfie prosegue sul percorso accelerando il ritmo.  Intanto preparo il miele per Manu il quale si fa desiderare al passaggio..purtroppo una contrattura al 21esimo lo fanno camminare a tratti e corricchiare. -“No dai non mollare” -   lo incito quando arriva, sicura che la può finire. Mentre ci accingiamo a raggiungere il traguardo anticipandoli attraverso una scorciatoia, ci scambiamo l’un l’altra delle parole rassicuranti nonostante le nostre faccie abbiamo  assunto una strana aria di preoccupazione mista a telepatica sofferenza: “io o sufris cun lui”,  dice Barbara.
Al traguardo   Valter  è la nostra sorpresa: “sono una bestia!”  (ora lo può ripetere più che mai); Lamberto lo segue di qualche minuto un tantino provato dallo squaraus che lo ha colpito durante il tragitto, mentre per Manu la corsa finisce in albergo, impossibilitato a proseguire dopo il 38° e definitivamente rassegnato all’idea di dover rinunciare al traguardo.
Verso le 15.00  la città inizia a riprendere lentamente il suo  ritmo e noi ci infiliamo agli uffizi per una visita culturale….per qualcuno il maggior punto d’interesse, a dir il vero,  sono state le panchine delle varie sale!!!!
Le restanti ore  fino a mezzogiorno del giorno seguente le trascorriamo per le vie del centro, nei maggiori punti d’interesse e nelle tipiche osterie: shopping e cibo sono stati  per alcuni consolazione per una prestazione non secondo le aspettative, per altri, giusto premio per una prestazione appagante.
..arrivederci a Roma 2013?



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